Quando il nostro umore cambia significativamente, non solo in senso depressivo, ma anche in senso euforico, ci troviamo di fronte a condizioni cliniche appartenenti allo spettro del Disturbo Bipolare.
Il Disturbo Bipolare è sempre più conosciuto: se ne parla di più, si riescono ad effettuare più diagnosi corrette e sempre più persone riescono ad accedere a trattamenti specifici ed efficaci.
La prevalenza di questo disturbo nel corso della vita è stimata essere dell’1-2%, con la tendenza ad una maggiore frequenza nelle donne.
L’esordio avviene tipicamente in età giovanile (intorno ai 18 anni, come avviene comunemente per i disturbi dell’umore), ma non mancano casi di esordio tardivo, in coincidenza con possibili fattori scatenanti esterni.
Il Disturbo Bipolare è un disturbo dell’umore, in cui la regolazione del nostro livello di energia e senso di benessere non è ottimale e dunque ci espone ad una particolare instabilità, per cui si verificano fasi di alterazione con elevazione dell’umore (episodi ipomaniacali o maniacali) e fasi di abbassamento dell’umore (episodi depressivi).
Per poter diagnosticare il Disturbo Bipolare, è necessaria la presenza di almeno un episodio maniacale. L’episodio maniacale può essere preceduto o seguito da episodi depressivi maggiori.
Naturalmente l’andamento di queste fasi è molto personale, e possono prevalere nettamente le fasi depressive o quelle di euforia o maniacali.
Il Disturbo Bipolare, nella sua presentazione classica, è più facilmente riconoscibile, ma esistono differenti quadri, in cui prevalgono irritabilità, disforia, repentini cambi di umore anche all’interno della stessa giornata.