Sempre più frequente in età giovanile, l’abuso di sostanze e alcol riveste un ruolo centrale nel causare un progressivo disadattamento, fino a determinare quadri di franchi disturbi psichiatrici indotti da sostanze.
L’età adolescenziale e giovane adulta risulta essere la tipica età di esordio delle più comuni patologie psichiatriche come i disturbi d’ansia, la depressione e i disturbi psicotici.
Cause esterne, come il bullismo e difficili situazioni familiari possono determinare uno stato di sofferenza che porta a manifestazioni di rabbia, isolamento, peggioramento del rendimento scolastico.
L’autolesionismo in età giovanile è un frequente campanello di allarme di un malessere profondo, spesso ascrivibile a disturbi della personalità che richiedono un intervento tempestivo.
Il primo intervento è certamente un corretto inquadramento del malessere (diagnosi) e la valutazione delle possibili strategie di cura, basate su evidenze scientifiche.
Dare un nome alla condizione di sofferenza apparentemente immotivata di un giovane è per tutti motivo di riduzione dell’angoscia.
È importante valutare insieme se una terapia farmacologica mirata possa essere di aiuto, come spesso accade, per ottenere un sollievo nel minor tempo possibile.